Horizon Zero Dawn - Alla Scoperta Di Un Nuovo Mondo


Dopo una lunga settimana e più dall’ultimo mio post pubblicato, in cantiere non avevo praticamente nulla in lavorazione. Ho iniziato da poco Westworld una serieTV pluri-acclamata ed ho finito, completato e platinato Beyond: Due Anime. Se per il primo ho bisogno di moltissimo tempo per poterla guardare, attenzionare, capire e farmi un opinione a tutto tondo, per il gioco invece ho talmente tante cose negative da dire che anche la voglia di scriverci qualcosa su è passata.
Ho aperto il blog da quasi un mese ma videogioco da sempre, dunque non avendo la possibilità di scrivere della roba a riguardo in passato, perché non riempire questo “vuoto” con qualcosa che mi ha colpito e lasciato il segno in questa generazione di console? Quel qualcosa ha un nome: Horizon Zero Dawn.
Il gioco ha catturato la mia attenzione fin dalla sua presentazione all’E3 del 2015. Sviluppato dai ragazzi di Guerrila Games (KillZone) il titolo è un open world action RPG dalla forte componente narrativa. Ambientato in un mondo post apocalittico (3039 d.C) seguiremo le gesta di una ragazza di nome Aloy, emarginata dalla sua stessa tribù fin dalla tenera età e affidata ad un altro emarginato di nome Rost che si occuperà di lei insegnandole come sopravvivere ad un mondo spietato ed evoluto. La peculiarità di questo futuro è la quasi totale assenza di animali così come li conosciamo in favore di macchine che ne riprendono i tratti somatici. La popolazione invece si è suddivisa in varie tribù in diverse zone del mondo, molto diverse tra loro nelle usanze, nei costumi e nelle credenze.
Fin dall’avvio del gioco il colpo d’occhio è da spacca mascella, grafica ai limiti del fotorealismo ma non solo, si fa la conoscenza dei primi personaggi, tutti caratterizzate molto bene con tratti distintivi e comprensibili fin dalle primissime battute. Oltre alla super grafica si impatta anche con il forte lato empatico ed emotivo che ci accompagnerà per tutta la durata dell’avventura. Dopo un inizio in cui il gioco ci permette di familiarizzare con i comandi, inizia ad entrare in scena la trama del gioco.
Mi prendo la piena libertà di vari spoiler essendo il gioco uscito da parecchio tempo e in due versioni. Dunque free spoiler da qui in avanti, non esagerati ma è giusto comunque avvisarvi.
Aloy dopo essere diventata adulta decide di partecipare ad una prova annuale della sua tribù che le permetterebbe in caso di vittoria di poter rientrare a far parte della sua gente ma soprattutto, poter chiedere alle matriarche delucidazioni e spiegazioni sul suo passato e sulla sua famiglia. Ovviamente porterà a termine la prova ma anziché ricevere risposte, in lei cresceranno dubbi e domande, non solo, avverrà la prima scena emozionante, perderemo Rost a seguito di un imboscata.  Scena davvero parecchio triste e drammatica, forse avvenuta troppo presto per coinvolgerci totalmente emotivamente, ma senza ombra di dubbio necessaria per far crescere la rossa nello spirito e temprarla come donna. Qui inizierà il viaggio di Aloy nelle sterminate terre alla ricerca di risposte. Paesaggi bellissimi, tempo dinamico, scorci mozzafiato che ci faranno perdere ore e ore semplicemente girovagando qua e la. Faremo la conoscenza di tantissimi personaggi, come dicevo prima caratterizzati molto bene. Spiccano su tutti a mio modo di vedere Sylens, personaggio pragmatico e cinico che aiuterà (per modo di dire) la nostra eroina durante le varie missioni e il Re Sole Avad, imperatore della città di Meridiana, in assoluto la mia ambientazione preferita. Oltre loro due faremo la conoscenza di parecchie altre persone quali, Erend, Sona e Resh, Olin e molti altri. Le macchine presenti sono di qualità e tante, tutte molto diverse tra loro e con caratteristiche, modi di agire e punti deboli diversi. Chiaramente più si andrà avanti nella storia, maggiori e più temibili saranno questi mostri. Non dimentichiamo nemmeno dei nemici umani, i Carja delle Ombre, tribù malvagia che ha tentato in tutti i modi di risvegliare macchine potentissime da guerra per spazzare via le altre popolazioni. Eppure dopo avervi descritto tutti questi personaggi amici e nemici, l’assenza di un vero villain in carne ed ossa si fa sentire parecchio.
Combattere, sfidare un intelligenza artificiale durante le nostre lunghissime sessioni di gioco non ci darà quella piena soddisfazione. A mio modo di vedere il solo Helis, pur essendo un buon personaggio, viene mostrato poco per l’importanza e l’impatto avuto nella storia, ma proprio la storia ci fa capire che il nemico principale non è lui ma ADE l’IA malvagia. Altra cosa che mi ha fatto storcere il naso è stato il modo in cui la storia ci è stata raccontata. Nei momenti cruciali della nostra avventura tutte le varie rivelazioni importanti ci vengono narrate tramite degli ologrammi. Il tutto perde di mordente inevitabilmente, ci si aspetta il filmatone raccontato con enfasi e invece ci tocca stare fermi con il pad in mano. Aggiungo che i vari documenti da ritrovare in giro sono al limite del secondario, spesso li ho trovati davvero troppo importanti ai fini della comprensione della trama. Potete capire come risulta difficile seguire il tutto. Per chiudere la parentesi delle cose negative, gli scontri contro altri umani non reggono minimamente il confronto rispetto a quello contro le macchine. Ecco tolto questo neo, il gameplay è perfetto, si alternano fasi stealth, eccezionali, con fasi di pieno shooting, utilizzando le tantissime armi a disposizione di Aloy, tutte molto differenti e potenziabili a nostro piacimento, Si può potenziare anche la nostra protagonista con il classico albero delle abilità e andando a caccia per procuraci tutti i materiali necessari per migliore il nostro arsenale. Il combattimento quotidiano con le macchine è eccelso, ci toccherò scannerizzare le varie tipologie di robot per capire i loro punti deboli permettendoci di affrontarli in totale libertà e in vari modi differenti. Il crafting non è fastidioso o noioso anzi, vi assicuro che l’inventario non vi basterà mai, sarà sempre pieno di cianfrusaglie e roba utile. Infine menzione speciale e doverosa per la colonna sonora, impeccabile, theme principale bellissima e altre sonorità di qualità elevatissima, in linea con l’intero prodotto.
L’avventura principale è da eccellenza assoluta, la stessa qualità la ritroviamo anche nel DLC The Frozen Wild. Presenti tantissime nuove sfide, nuove macchine e una nuova zona innevata della mappa. Forse pecca un tantino in longevità, un pochino breve, ma la brevità viene compensata dalla qualità.

Ho giocato e vissuto l’avventura di Aloy per più di 50 ore e vi assicuro che avevo voglia di continuare ancora, ancora e ancora. La qualità elevata, il lato artistico del titolo, l’originalità, i personaggi e tutto, confezionano un prodotto di indubbia qualità. L’acquisto è obbligatorio per tutti i possessori di PS4, recuperatelo, ne vale assolutamente la pena. Non è mai facile avere successo con una nuova IP e imporla con potenza nel mercato videoludico odierno in questo modo, ma i ragazzi di Guerrilla ci sono riusciti in pieno. Non vedo l’ora di poter tornare in questo fantastico mondo nel sequel che certamente non mancherà di arrivare.



Firmato: Christian Allegra

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