Agosto 1
2019. Dopo otto mesi dal dayone decido che è il momento giusto, complice anche
il mio compleanno qualche giorno prima (dunque auto-regalo), di iniziare questa
nuova, lunghissima e infine estenuante, avventura nel vecchio west.
Ho giocato
solo ed esclusivamente a questo titolo per la bellezza di quattro mesi,
superando abbondantemente le 300 ore, credo pure le 350 ma non ne sono sicuro. Ho
scelto appositamente di non controllare, non avrebbe avuto il minimo senso, mi
divertivo e giocavo, il quantitativo è irrilevante se non per comprendere
effettivamente quanto un determinato titolo ci sia piaciuto, e viste le
innumerevoli ore passate offline a svolgere ogni tipo di attività e
l’altrettanto tempo dedicato all’online (vada retro Satana) credo che il
giudizio sul gioco sia abbastanza chiaro già dalle prime righe. Ma andiamo con
ordine…
OFFLINE
Il gioco è
ambientato prima degli eventi accaduti nel primo capitolo uscito per PS3, il
che lo rende un prequel, non solo a livello cronologico ma anche a livello di
trama. Impersoneremo Arthur Morgan, spalla destra del già noto Dutch van der
Linde, capo banda e uomo carismatico, il che lo rende quasi un co-protagonista.
Il resto della banda è formato da tantissimi altri personaggi, tutti molto ben
caratterizzati e diversi tra loro. Tra i miei preferiti, escludendo John
Marston per ovvie ragioni, troviamo Charles Smith uomo dalle origini
indio-africane e la cowgirl (ha più p*lle di tanti uomini) Sadie Adler.
La storia è
lenta, molto lenta, soprattutto per un videogioco. A me piace paragonarla al
film Revenant con Leonardo DiCaprio con la differenza di una maggiore frequenza
di dialogo, infatti ci ritroveremo tra un tutorial e l’altro a svolgere
mansioni semplici come raccogliere sacchi o spaccare della legna o fare lunghe
traversate a cavallo ma sempre accompagnate dalle logorroiche chiacchere dei
compagni. Non voglio spoilerare nient’altro, una volta superato il primo
scoglio, la storia procede, prende ritmo e diventa in assoluto una delle
migliori dell’intera storia videoludica. E non mi riferisco solo alle splendide
scene d’azioni o ai classici colpi di scena no, ma alla morale, alla vita
quotidiana e tante altre cose che diamo per scontato o che ci appaiono come
normalità. Trovo difficile da spiegare, detta così sembrano le solite quattro
parole in croce trite e ritrite, ma no non è così..
Chiusa la
parente narrativa passiamo alla parte importante, il gameplay. Qui ho delle
noti dolenti da segnalare. Dopo decine e decine di giochi, anche molto simili
nel genere, Rockstar ci offre sempre lo stesso dannatissimo gameplay legnoso.
Il personaggio da noi controllato è ingestibile, lento e macchinoso con
un’aggravante, il gioco ha un imput lag di 1 dannatissimo secondo, ciò
significa che quando spingeremo in avanti l’analogico sinistro per farlo
procedere in avanti quest’ultimo si muoverà con estremo ritardo rispetto al
comando da noi dato in precedenza. Alla fine paradossalmente ci si abitua, ma è
davvero qualcosa di inconcepibile, soprattutto per un prodotto di questa
portata. La fase di shooting è divertente, ci sono millemila armi di ogni
genere, ma finire per usare una sola Revolver e un solo fucile, soprattutto
nelle attività generali. Torna pure il Dead Eye, ben fatto ma fin troppo
sgravo, soprattutto dopo aver potenziato a dovere Arthur.
Il mondo è
vivo, animali e persone svolgono le loro attività quotidiane, si può
chiacchierare con qualsiasi personaggio a schermo, e si può cacciare qualsiasi
animale, pure i volatili più piccoli. Le attività sono infinite, si passa dalla
caccia, alla pesca, al gioco d’azzardo, al rapinare una banca, raccogliere
reperti, cercare tesori e chi più ne ha più ne metta. Fatte benissimo pure le
missioni secondarie, che di secondarie hanno ben poco, visto il loro livello
altissimo e l’influenza che avranno sulla morale finale della storia.
Graficamente
il titolo è ciò che di meglio attualmente può offrire una console casalinga.
Effetti di luce pazzeschi, paesaggi ad altissima definizione, case con interni
ricchissimi di particolari da far impallidire The Sims. Sonoro eccellente, con
una colonna sonora che ci accompagna costantemente lungo tutta l’avventura e
con dei pezzi davvero d’alto potenziale, aiutando oltre che nelle cutscenes
pure nei lunghi tragitti a cavallo. Infine ultimo ma non meno importante il
doppiaggio, come d0abitudine Rockstar rigorosamente in inglese, con voci
eccellenti e prove attoriali davvero ottime. Fortunatamente i sottotitoli sono
stati migliorati, rendendoli molto più leggibili.
ONLINE
L’online è
davvero brutto. Immaginate GTA Online con tutti quei bimbiminchia 13enni, poi
togliete le auto, e tutta quella roba no sense e piazzateli in città
praticamente senza attività e lande desolate. Il risultato è atroce.
Le gare in
cui competere sono tante ma fatte male e favoriscono sempre la solita
plebaglia, rendendole poco stimolanti. Una volta potenziato il proprio
alter’ego la situazione migliora di poco ma non riesce a salvare la baracca.
Salvo solo le attività introdotte di recente, il cacciatore di taglie e il
collezionista. Purtroppo danno il meglio se affrontate in compagnia di qualche
amico, ma almeno hanno un minimo di trama e di gameplay vario.
In tutto
questo marciume però, ho avuto la fortuna di conoscere una persona davvero
formidabile, Shinji85. Anche lui come me cacciatore di trofei, senza
avrei impiegato una sessantina di ore in più e tante altre mille bestemmie.
Grazie ancora caro amico mio.
TROFEI
Capitolo
trofei, lunghissimoooooo. Ovviamente dopo tutte queste ore l’ho platinato, ma
davvero è un titolo che mette a dura prova la propria pazienza e le proprie
abilità. Svolgere tutte le attività al 100% è una roba quasi infinita, non
contento il gioco ti chiede di studiare e scuoiare ogni maledettismo animale
presente nel gioco, e sono più di 150. Per concludere guadagnare le 70 medaglie
d’oro per come sono impostati gli obiettivi e le missioni è qualcosa di
moralmente sbagliato.
Ho buttato
giù due righe, senza pensare alla forma o al contenuto, mi andava di scrivere
due righe e l’ho fatto. Per concludere, fatevi un favore e giocatelo, non ve ne
pentirete.
VOTO: 8.5
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