God Of War - Un Nuovo Dio

L’estate è quel periodo dell’anno in cui la voglia di videogiocatore è sempre poca, almeno per me. Quest’anno non ho fatto eccezioni, anzi la situazione è pure peggiorata. Dopo aver finito il grosso viaggio fatto nel mondo di Final Fantasy XV ho avuto un periodo di pausa, giocando a giochi molto più leggeri e meno impegnativi,  con la promessa però di iniziare a giugno un altro grosso titolone a dispetto del mio “problema estivo”. L’indiziato numero uno era Assassin’s Creed Origins, stavo pure per acquistare il libro, pensate un po’,finché è arrivata un’occasione imperdibile, God of War ad un prezzo stracciato! Non ho resistito, ho acquistato subito il prodotto, ho messo a scaricare i GB delle patch e alla prima giornata buona ho iniziato l’avventura.

Prima di darvi i miei pareri ci tengo a fare alcune precisazioni. L’introduzione precedentemente scritta non è buttata li per caso per annoiarvi con i miei pensieri, ma perché spesso questo mio stato d’animo si è letteralmente infiltrato nelle mie sessioni di gioco, influenzandomi. L’altra premessa è il mio rapporto con questa saga. L’ho sempre vissuta con distacco, ma indubbiamente apprezzata riconoscendone il grande impatto avuto nel mondo videoludico. Con l’annuncio del nuovo titolo su PS4 e approfittando del fatto che in qualche modo la saga sia stata reboottata (ormai va di moda rifare tutto) ho deciso di immergermi nel mondo di Kratos.
Inizio dalla parte che più adoro e fa parecchio la differenza nel mio giudizio finale, la trama.
La storia sostanzialmente è molto semplice, si può riassumere così: "Kratos e figlio dopo la morte della mamma/moglie decidono di esaudire le sue ultime volontà, spargere le sue ceneri nel monte più alto" ma non è solo questo.
La differenza la fa il modo in cui viene raccontata, l'epicità, la drammaticità di alcuni momenti sono indescrivibili. Particolare la scelta dei ragazzi di Santa Monica quella di far svolgere l'intero racconto in un lungo piano sequenza.
L'inizio lo troverete abbastanza lento, ma a mio modo di vedere è dovuto ad un fattore di gameplay più che per una mal scrittura.
Il finale apre ad una miriade di strade percorribili e tutte interessanti, ma ci tengo a precisare che una volta finito il gioco vi sentirete soddisfatti e appagati, senza fastidiosissimi punti in sospeso. Per quanto riguarda il doppiaggio è buono in italiano, la voce del ragazzo all’inizio non è il massimo, ma si ci fa l’abitudine nel corso delle ore, in lingua originale invece il lavoro svolto è eccellente.
Passiamo ad un altro punto fondamentale in un videogioco, il gameplay.

Come vi ho accennato prima la storia è lenta perché il lungo prologo serve sostanzialmente da tutorial, dunque trama e gameplay sono con il freno a mano tirato per permettere al giocatore di imparare tutte le meccaniche di gioco. Posso dire che la curva di apprendimento è gestita benissimo, vi troverete ad affrontare i vari ostacoli ben preparati anche a livello di skills personali. Ad un certo punto il mondo vi si apre e il gameplay esplode, senza farvi spoiler del perché e del come, ad un certo punto della storia torna ad essere God of War nudo e crudo. Il livello di gasamento tocca livelli assurdi. Attaccare con i grilletti non l'ho trovato comodissimo, la parata e le schivate funzionano bene. Quando finirete la storia il senso di ripetitività nel combattimento si fa pesante, esistono tantissimi attacchi speciali ma purtroppo in combattimento se ne può utilizzare solo tre per ogni arma, questa scelta purtroppo dopo 30 ore di gioco risulta monotona. Atreus utilissimo e gestito bene, miglior spalla che io abbia mai provato, il fatto che si possa decidere quando e come utilizzarlo è una cosa eccezionale. Utilissimo non solo in battaglia ma anche nel risolvere enigmi e/o suggerire strade da percorrere. Peccato per qualche raro bug, alcune volte scompariva del tutto costringendomi a riavviare dal checkpoint. Bocciate totalmente invece le boss fight, sono poche quelle originale, il resto e i mid-boss tutte molto ripetitive e poco stimolanti. Un peccato considerando la qualità generale dell’opera.
Graficamente il gioco è il meglio che si possa avere attualmente su PS4/PS4Pro da questo punto di vista credo ci sia veramente poco da aggiungere, le immagini e i video parlano chiaramente.  Per avere una qualità grafica del genere sono dovuti scendere a compromessi e sotterfugi intelligenti, corridoi lunghi e verticali così da avere una quantità di dettagli spropositata. La scelta fatta ricade sul level design, dove in tutti i regni si ha il classico ponte lunghissimo e le varie aree in cui si può esplorare rendedoli praticamente tutti uguali. Una certa ripetitività e del backtracking non aiutato a mascherare questi difetti e appesantiscono gli spostamenti.
Il gioco è immenso, i collezionabili sono utili e piacevoli da cercare, quanto meno se ci si limita in quelli che effettivamente servono per potenziare Kratos. Nel momento in cui si decide di platinare il gioco diventano come tutti i giochi di questo genere, monotoni ed eccessivi. Sempre per quanto riguarda il platino non è un impresa difficile, soltanto lunga. Le uniche difficoltà risiedono tutte negli ultimi due regni e nello scontro con le valchirie. Fatto questo il trofeo sarà solo una questione di tempo e di pazienza.

Che dire ennesimo prodotto eccellente da parte di Sony. Sento però di non essermelo goduto fino in fondo, la colpa non la posso dare al gioco ma solo a me stesso, l'impazienza ha avuto la meglio. Detto questo resta un gioco che tutti i possessori di una console Playstation4 devono assolutamente avere. A livello di esclusive non ha assolutamente rivali. La piega cinematografica e i fattori che accomunano tutti questi titoli li rende unici elevando la qualità di questa generazione. Pausa adesso fino al 7  Settembre, giorno in cui andrò a New York con l'eroe di un'infanzia, Spiderman!




Firmato: Christian Allegra

Commenti